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La sostituzione degli infissi oggi è da considerarsi oltre che a un notevole risparmio economico in termini di isolamento termico, un giusto espediente per migliorare la propria sicurezza in casa. Come abbiamo avuto modo di illustrare in un precedente articolo, i vetri ricoprono un ruolo molto importante per la protezione della casa da eventuali effrazioni, in particolare quando si installano vetri antisfondamento. Vetri di sicurezza antinfortunio a norma di legge.
Significa che la finestra avrà un lato sicuro e uno pericoloso. L’unico “vantaggio” è un prezzo inferiore. La norma prevede che: Le porte finestre debbano avere vetri antiinfortunio interni ed esterni Le finestre devono avere il vetro interno antiinfortunio e una lastra anticaduta, se installata ad un altezza di almeno metri da terra. Come è fatto un vetro antiinfortunio? Le varie sigle del vetro ci forniscono le caratteristiche e lo spessore delle lastre dei vetro e dell’isolante.
I vetri antisfondamento , per essere considerati tali, devono rispettare la norma UNI EN 356. Questa classifica i vetri in base alla resistenza che oppongono ad azioni dovute a forze esterne. Mediante due differenti tipi di prova, la norma stabilisce due tipologie di vetri antisfondamento : antivandalismo e antintrusione.
Cherchez Vetrate Antisfondamento. Negli edifici scolastici gli infissi dovranno rispondere alla recente normativa europea ed essere realizzati con vetri antisfondamento sia all’interno che all’esterno dell’infisso, di classe 2B. E’ un vetro che oltre che a una protezione dal freddo garantisce una minima protezione antisfondamento 33. Hanno il marchio CE secondo quanto previsto in tali norme.
La sicurezza nei luoghi di lavoro e regolamentata dal D. Utilizziamo solo vetri che rispondono alle normative vigenti in fatto di sicurezza e risparmio energetico. La vetrocamera basso emissivo, chiamata anche doppio vetro, è costituita da due lastre di vetro distanziate. La camera contiene aria e gas, e la tenuta di questi vetri è garantita da sigillanti organici. La normativa classifica i vetri stratificati di sicurezza in funzione della resistenza opposta alle azioni dovute a forze esterne. A proposito di vetri, spesso si parla di vetri antisfondamento, in realtà la “resistenza allo sfondamento” è una caratteristica propria della lastra (!), per cui sarebbe più corretto asserire che un valido infisso di sicurezza (approfondimento: Serramenti di sicurezza) dovrebbe montare anche un vetro ad hoc, come potrebbe essere, appunto, quello antisfondamento.
Scopri Vetrate Antisfondamento. Questa la situazione che ci descrive il nostro lettore e rispetto alla quale richiede un chiarimento. Il vetro antisfondamento impiegato nella sicurezza pubblica.
Si pensi alle banche, agli uffici postali, alle questure, ad alcune zone delle carceri o degli ospedali. Per essere classificate nel rispetto di questa normativa le vetrate antisfondamento devono superare due test. Per le finestre oltre a questi valori devi considerare la classe di vetro antieffrazione o antisondamento.
Queste caratteristiche seguono la normativa EN 3che identifica due macro classi: le P4A e P5B da abbinare a RCe RCdefiniti come vetri antieffrazione e le P6B, P7B e P8B definiti come vetri antisfondamento per RC RCe RC6.
Il minimo per ottenere un vetro di sicurezza antisfondamento è l’impiego di una pellicola di spessore 0. P2A antieffrazione – ci sono infatti due pellicole da 0. P4A-pellicole- o addirittura di mm P5A-pellicole- contro tentativi di scasso con utensili molto pesanti. Questa maggiore resistenza è data dal processo di stratificazione a cui è sottoposto il vetro stesso (vetro stratificato). La norma UNI EN 3valuta i vetri di sicurezza che sono più familiarmente conosciuti come vetri anti-effrazione e vetri anti-vandalismo.
Si tratta praticamente di un test che viene eseguito con un impattatore che permette di classificare i prodotti rispetto ai rischi di ferite e cadute nel vuoto. Per le porte finestre, la norma obbliga l’utilizzo di vetri antinfortunio interni ed esterni. I vetri antinfortunistici che rispondono ai severi standard di sicurezza per salvaguardare l’utilizzatore, sono di due tipi: il vetro temperato e quello stratificato. La struttura base è composta da due o più lastre di cristallo unite fra loro mediante una pellicola in materiale plastico.
Lo spessore delle pellicole e delle lastre di cristallo, così come la loro consistenza e opacità, determinano le caratteristiche. Questa norma è molto restrittiva e spinge al limite la resistenza della finestra blindata. Nella vita reale non sarà mai possibile riprodurre, con gli strumenti normalmente a disposizione durante un tentativo di scasso per furto, la stessa forza che viene applicata nei test di laboratorio.
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