lunedì 11 ottobre 2021

Vino torbido cosa fare

Il grado di limpidezza ottenuto con le operazioni di chiarifica può essere perfezionato dalla filtrazione, operazione che consiste nel far passare il vino attraverso strati o membrane porose che hanno lo scopo di trattenere le particelle di torbido eventualmente ancora in sospensione. Il vino aveva un forte odore di lievito era molto torbido. Se ti sei sempre chiesto cosa fare quando il vino è torbido, ma non sai da dove iniziare, ora risponderemo a questo tuo dubbio. La chiarifica inizia quando il mosto è fermentato. L’obiettivo è ottenere un vino stabile a livello biologico e chimico, in modo che lieviti, frammenti d’uva e altri elementi non rimangano sospesi e “inquinino” la bottiglia.


Il procedimento di trasformazione del mosto in vino comprende una fase di fermentazione.

Il processo di chiarificazione del vino consiste nello stabilizzare il vino privandolo di queste sostanze che restano in sospensione, per ottenere così una limpidezza quanto più stabile possibile. Ma il viaggio del chicco d’uva, ormai vino a tutti gli effetti, non finisce qui: c’è ancora un ultimo passaggio: l’imbottigliamento. Se hai fatto solo un travaso è normale che il vino sia torbido. Concordo comunque con quanto detto da alfieri. L’affinamento del vino inizia, più precisamente, subito dopo la fermentazione alcolica e prosegue finché esso non raggiunge un colore naturalmente torbido.


Il processo, ovviamente, può avvenire secondo modalità diverse a seconda che il vino sia conservato in barrique ossia nelle botti di rovere francese o in vasche d’acciaio. Occorre scioglierlo in acqua, lasciarlo riposare per alcune ore e disperderlo nel vino in modo ottimale, cosa non facile per la sua immediata reazione. Alcuni tecnici usano bentonite e caseinato nella fermentazione dei mosti bianchi a scopo di prevenire ossidazioni.

Usare un recipiente di terracotta non smaltata con vernici tossiche (capacità almeno litri). Chiudere il recipiente con un tappo di sughero, ma aprirlo ogni giorno per minuti. Tra le richieste più frequenti che riceviamo vi è quella relativa ai procedimenti utili per la chiarificazione del vino.


Tuttavia, prima di procedere ad una rapida carrellata dei metodi principali è bene fare qualche premessa. Anzitutto il vino torbido non è sempre da considerare difettoso. Questo processo consente di filtrare il vino torbido arrestandone le impurità tramite pori più piccoli di esse, che ne permettono il deposito in superficie. Man mano che questa operazione di setacciamento procede il vino si chiarifica, diventa più limpido e la sua portata aumenta.


Torbido e insieme ai suoi lieviti, oppure limpido. Nel primo caso ti basterà roteare o agitare leggermente la bottiglia perché i lieviti entrino in sospensione e servire. Provare versando in ogni ettolitro di vino 6-gr di bisolfito di potassa, sciolto in poca acqua. Attenzione a non superare la dose, perchè il gas solforoso che si sprigiona dal bisolfito di potassa agisce da decolorante. In questo processo, sulla superficie del vino si forma una pellicola che tende a inspessirsi sempre più, è la cosiddetta madre, formata da innumerevoli batteri dell’aceto.


Il liquido deve aumentare di volume e fare delle bolle, segno che il lievito si è attivato. Cuocete la purea di mele per pastorizzarla. Questo prodotto non fermentato del vino si presenta come un liquido di aspetto scuro e torbido.


Il suo colore può cambiare in base alla varietà d’uva da cui è ottenuto. Il colore dell’uva (bianca o nera), la qualità e il grado di maturazione tenderanno a definire le caratteristiche e le proprietà di questo speciale succo.

Se posso fare alcune osservazioni in ordine: 1-Vai piano con il metabisolfito. Il tuo protocollo mi pare ineccepibile. Ne hai messo già molto in fermentazione.


Non aspettare molto per il prossimo travaso. Il nostro team di sommelier ha scritto per te la guida perfetta per produrre un vino in modo professionale sia in casa, sia in cantina. Come fare il vino ? Torbolino e vino Novello: sorsi d’autunno, il regalo delle uve appena vendemmiate. Per chi abita in Veneto, sa bene di cosa parlo. Avviso importante per i lettori astemi: questo articolo è caratterizzato da un tasso alcolico, ma pur sempre nella norma!


Il termine chiarifica indica il trattamento che subisce il mosto o il vino al fine di privarlo di diverse sostanze in sospensione e di portarlo alla limpidezza. La limpidezza, nella maggior parte dei casi, è uno stato instabile: nella chiarifica rientra dunque la stabilizzazione, che è l’insieme delle operazioni svolte affinché non si verifichino intorbidamenti in futuro. La torbidità del mosto è dovuta alla presenza di sostanze dette colloidi, troppo grandi per essere considerate. Buccia di limoni (kg) in infusione in litro di alcol per mese.


La Stabilizzazione a freddo : è un procedimento attraverso il quale a temperature basse, si cerca di eliminare i bitartrati ( pezzettini bianchi che si formano nel fondo della bottiglia).

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